Scritto da 5:05 am Siracusa, Cronaca

Indagine a Siracusa: presunta influenza mafiosa nelle aste immobiliari

Siracusa (martedì 16 aprile 2024) – Una recente indagine della Procura distrettuale antimafia di Catania ha portato alla luce presunte connessioni mafiose nelle aste giudiziarie di Siracusa, con particolare attenzione a un avvocato del Foro di Siracusa, Gianfranco Vojvodic. Il giudice Sebastiano Di Giacomo Barbagallo ha imposto a Vojvodic un divieto annuale di esercitare la professione legale, limitato alle funzioni di delegato alle vendite.

di Davide Lettera

L’indagine si è concentrata su un immobile situato in via Necropoli Grotticelle, vicino a viale Scala Greca, oggetto della procedura di vendita numero 428 del 2014 presso il Tribunale di Siracusa. Secondo gli investigatori, l’interesse per questo immobile era particolarmente forte da parte del proprietario originale, che tecnicamente non avrebbe potuto partecipare direttamente all’asta.

Per aggirare questa restrizione, sembra che il figlio del debitore sia stato utilizzato come intermediario per riprendere possesso dell’immobile. L’inchiesta suggerisce che l’avvocato Vojvodic abbia facilitato questo processo, assicurando la presenza di Salvatore Emanuele Pennisi, identificato dalla procura come membro del clan mafioso Laudani, durante le operazioni di vendita e avrebbe segnalato eventuali offerte competitive.

Ulteriori dettagli rivelano che Carmelo Olivieri e Salvatore Emanuele Pennisi, entrambi di Paternò e ritenuti esponenti del clan Laudani, avrebbero avuto il compito di scoraggiare altri potenziali acquirenti dal fare offerte per l’immobile.

L’indagine sta anche esaminando accuse secondo cui l’avvocato avrebbe ricevuto promesse di pagamenti in denaro contante da parte del proprietario dell’immobile e di Pennisi, come compenso per il suo ruolo nell’assicurare il ritorno dell’immobile al debitore tramite l’offerta del figlio.

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Last modified: Aprile 16, 2024
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