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Alto supporto a Siracusa per lo sciopero contro le morti sul lavoro indetto da Cgil e Uil

Siracusa (martedì 16 aprile 2024) – Un forte segnale è stato inviato dai metalmeccanici del settore petrolchimico di Siracusa, con il 70% di loro che ha aderito allo sciopero generale organizzato da Cgil e Uil. Questo movimento è stato un chiaro grido contro le continue morti sul lavoro, evidenziato dalla recente tragedia di Suviana che ha visto la perdita di sette vite, come sottolineato da Antonio Recano, segretario della Fiom Siracusa.

di Davide Lettera

Recano ha evidenziato come l’incidente nei Impianti IGCC di ISAB, che ha coinvolto tre operai a causa di una fuoriuscita di idrogeno solforato, abbia ulteriormente accentuato l’allarme sicurezza nell’area. Questo accade in un contesto di imminente “fermata generale” degli impianti ISAB Nord, che prevede l’arrivo di circa tremila nuovi lavoratori, introducendo ulteriori rischi senza adeguate misure di formazione e prevenzione.

Il leader sindacale ha enfatizzato che la sicurezza non può rimanere solo una dichiarazione di intenti; è fondamentale che le imprese adottino misure concrete per eliminare i pericoli nel settore, equilibrando le esigenze di lavoro e salute.

Il contesto petrolchimico a Siracusa, dove la paura di perdere il lavoro spinge spesso al silenzio anche sugli infortuni, è stato descritto come un ambiente dove la pressione e la mancanza di adeguata formazione su sicurezza e prevenzione mettono a rischio i lavoratori.

La Fiom ha sottolineato la necessità di una riforma rigorosa del sistema degli appalti, che nella situazione attuale contribuisce al degrado e all’insicurezza. Il sindacato ha chiesto un aumento dell’attenzione alle qualificazioni delle aziende e un rafforzamento del controllo da parte degli enti di vigilanza (INL, ASP, INAIL).

In vista della fermata generale, è stata proposta una pianificazione di ispezioni preventive che coinvolga tutto il settore petrolchimico, per garantire l’applicazione corretta delle norme contrattuali e legali in favore della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Infine, il sindacato si è appellato alla responsabilità delle stazioni appaltanti e ha riaffermato il proprio impegno a lottare per la legalità e per un equilibrio tra lavoro e salute, dimostrando che è possibile opporsi all’arroganza delle aziende e garantire condizioni di lavoro sicure e salutari.

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Last modified: Aprile 16, 2024
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