Scritto da 2:21 pm Augusta, Cronaca

Venerdì Santo ad Augusta: Tradizione religiosa e culinarie che si intrecciano

AUGUSTA, SIRACUSA (venerdì 29 marzo 2024) – La giornata ha inizio alle 5 del mattino con l’uscita dalla chiesa di San Giuseppe del simulacro del Cristo morto, segnando l’inizio della prima processione.

Di Daniel Caria

Accompagnato dalle marce funebri del corpo bandistico “Federico II – Città di Augusta”, il simulacro visita i sepolcri delle varie chiese cittadine, mentre le Madonne Addolorate sfilano silenziosamente davanti a esso. Questa antica tradizione, curata dalla confraternita di San Giuseppe, coinvolge la comunità e richiama molte persone, nonostante l’ora mattutina, durando l’intera mattinata.

Nel pomeriggio, intorno alle 18:30, avviene la cerimonia di crocifissione di un altro Cristo morto, seguita dalla tradizionale “a scisa acruci” e dalla processione della confraternita dell’Immacolata lungo le vie cittadine. Un momento di condivisione collettiva che unisce la comunità in un sentimento di devozione e spiritualità.

Ma il Venerdì Santo ad Augusta non è solo religione, ma anche tradizione culinaria. Nelle case degli augustani, è consuetudine preparare la pasta al nero di seppia, un piatto che richiama il lutto indossato dalle donne per la morte di un parente e, simbolicamente, per la morte di Gesù. Questo piatto tradizionale locale si sposa perfettamente con lo spirito della giornata, unendo fede religiosa e tradizione culinaria in un momento di riflessione e condivisione.

In questo modo, il Venerdì Santo ad Augusta si presenta come una giornata ricca di significati profondi, dove le tradizioni religiose e culinarie si intrecciano per celebrare la spiritualità e la devozione della comunità.

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Last modified: Marzo 29, 2024
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