Scritto da 5:48 am Siracusa, Eventi/Spettacolo

Esplorando le tragedie antiche: dietro le quinte con “Aiace” e “Fedra” a Siracusa

Siracusa (mercoledì 1 maggio 2024) – La Città si trasforma in un laboratorio teatrale vivente con l’apertura della stagione dell’Inda il prossimo 10 maggio. Il sipario si alzerà su “Aiace” di Sofocle, seguito da “Fedra” di Euripide il giorno successivo. Queste due tragedie, entrambe dirette da rinomati registi, promettono di essere un tuffo profondo nei drammi antichi e nei dilemmi morali scatenati dagli dei.

di Davide Lettera

Luca Micheletti, sia regista che protagonista di “Aiace”, porta un tocco unico al suo ruolo, intrecciando le sue competenze liriche di baritono con il personaggio del coro che sarà accompagnato dalle musiche di Giovanni Sollima eseguite dal vivo. La tragedia esplora la fine tragica di Aiace, che si suicida dopo essere caduto in follia. Le scenografie includono un imponente scheletro capovolto e un gigantesco scudo, simboli potenti del conflitto e della caduta dell’eroe.

Parallelamente, “Fedra” sotto la direzione di Paul Curran, presenta un dramma familiare e divino che culmina con la morte autoinflitta della protagonista, avvelenata da una passione incontrollabile. L’imponente scena è dominata da una statua divina alta sei metri, mentre la dea Afrodite, interpretata da Ilaria Genatiempo, indossa un appariscente corpetto dorato e una gonna di organza.

Il Teatro Greco di Siracusa diventa così palcoscenico di una riflessione su temi eterni come l’amore, la morte, e l’influenza degli dei, offrendo agli spettatori una rappresentazione visivamente affascinante e ricca di patos. Tra le novità di questa stagione, il contrasto tra le antiche vesti dei personaggi e le moderne interpretazioni dei registi che enfatizzano la rilevanza continua di queste storie millenarie.

La stagione offre non solo intrattenimento, ma anche una riflessione sulla natura umana e sul nostro rapporto con il divino, facendo eco ai temi attuali come la salute mentale e l’invadenza della tecnologia nella vita quotidiana, paragonata da Curran alla pressione degli dei nelle tragedie. In un intreccio di passato e presente, Siracusa celebra la grandezza del teatro antico con una rilettura moderna che promette di lasciare un segno indelebile.

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Last modified: Maggio 1, 2024
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